Sai cosa si intende con DPI di stampa? Se non hai ben chiaro questo concetto, non preoccuparti. Come qualsiasi altra forma di tecnologia, anche la stampa ha un suo linguaggio e una terminologia che possono apparire ostici ai non addetti ai lavori: il termine DPI riguarda in particolar modo la risoluzione di stampa.
DPI è l’acronimo di Dot Per Inch, ossia i punti presenti su una linea lunga un pollice (2,54 cm) in un’immagine. Si tratta di un’unità di misura che indica la quantità di punti di inchiostro che una stampante deposita sul foglio per ogni pollice. Più aumentano i DPI, più l’immagine o il testo stampato saranno nitidi e di qualità maggiore.
Ci sono dei casi specifici in cui è utile stampare utilizzando un valore DPI elevato, ad esempio le grafiche e le immagini. Infatti, se per stampare dei semplici fogli di testo è sufficiente una risoluzione più bassa, lo stesso non si può dire per la stampa di fotografie, dove è essenziale la qualità per non compromettere il risultato finale.
Se per esigenze di comunicazione e marketing hai bisogno di stampare brochure, locandine, cataloghi o altri cartacei con grafiche e immagini, sarà fondamentale assicurarsi che la stampante utilizzata permetta un’alta risoluzione di stampa.
Continua la lettura per approfondire l’argomento e conoscere i parametri che ti permettono di ottenere stampe di qualità.
DPI di stampa e PPI: sono la stessa cosa?
Quando si parla di risoluzione delle immagini i DPI non sono l’unica sigla che viene nominata: ti sarà capitato di sentir parlare anche di PPI. Ma DPI e PPI sono la stessa cosa? No e anche se spesso questi due parametri vengono confusi o usati indistintamente, sono due sigle che non si equivalgono.
Sono entrambi acronimi che permettono di misurare la risoluzione delle immagini, ovvero la loro qualità e si riferiscono al numero di informazioni che un’immagine contiene all’interno di una superficie definita.
Come abbiamo visto, i DPI sono i punti per pollice e vengono utilizzati in particolare quando si parla di stampa su carta: i punti sono i punti d’inchiostro che compongono l’immagine. Più è alto il numero di punti per pollice, maggiore sarà la qualità dell’immagine. Si tratta di un parametro da tenere in considerazione per un progetto che andrà in stampa.
Attenzione! Ricorda sempre che i DPI sono una misura abbastanza relativa, perché non esiste uno standard che definisce la dimensione di un punto d’inchiostro: stampanti differenti potrebbero riportare qualità d’immagine diverse anche a fronte degli stessi DPI.
L’acronimo PPI sta invece a indicare i “pixel per inch” e non si riferisce alle immagini su carta ma a quelle su schermo. Il pixel è il singolo punto di luce che proviene da uno schermo ed è a sua volta formato da unità di colore rosso, verde e blu.
I PPI ci forniscono quindi delle informazioni utili quando lavoriamo a dei progetti digital: sui PPI si può intervenire in fase di progettazione, per rendere la qualità di un’immagine adeguata al tuo progetto. I PPI vanno aumentati ogni volta che l’immagine va utilizzata su un mezzo che richiede un’alta definizione (ad esempio un video) mentre li possiamo diminuire per l’utilizzo delle immagini sui social.
300 DPI: è realmente il valore ottimale per ogni stampa?
Quando si va in stampa con un progetto grafico, solitamente ci si assicura che i DPI impostati siano almeno 300. Ma perché proprio questo numero? Perché con 300 DPI i singoli pixel di stampa non sono più identificabili dall’occhio umano se l’osservatore è posizionato a 0,6 metri dall’immagine.
Questo non significa che ogni stampa andrà fatta a 300 DPI: ad esempio, per un cartellone pubblicitario, che viene osservato molto da lontano, sono sufficienti meno DPI perché l’osservatore non sarà in grado di notare i dettagli dell’immagine. Bisogna inoltre considerare anche il supporto utilizzato: non tutti i tipi di carta garantiscono la stessa resa.
Ecco un breve schema riassuntivo dei DPI ideali che dovrebbero essere utilizzati per la stampa di alcuni progetti grafici:
- manifesti pubblicitari stradali: 25 dpi;
- immagini per i quotidiani: 100 dpi;
- immagini su riviste e libri: 200 dpi;
- immagini per riviste patinate. 300 dpi;
- poster: 100 dpi;
- loghi: 1200 dpi.
Si può notare che 300 dpi sono soltanto un numero per orientarsi ed evitare di stampare immagini con una qualità troppo bassa, ma ci sono casi in cui non sono sufficienti. Ad esempio immagini con contorni netti, come ad esempio i loghi, hanno bisogno almeno di 800 DPI per apparire nitidi. In altri casi invece, come ad esempio la stampa non patinata, 300 DPI sono perfino troppi e si ottengono buoni risultati anche con un valore inferiore.
Se si è incerti sui DPI da adottare per una stampa, è consigliabile quindi farsi seguire in questa delicata operazione da un team di professionisti del settore.
DPI della stampante: non il solo parametro a cui prestare attenzione
Per ottenere una stampa di alta qualità, non è sufficiente impostare bene i DPI ma è necessario considerare anche altri fattori, uno su tutti la carta. A seconda della natura del tuo progetto grafico, è importante scegliere il tipo di carta giusta. La carta non ha soltanto un impatto sul risultato finale di stampa, ma influenza anche il progetto in sé perché contribuisce a catturare il lettore e può regalare interessanti sensazioni tattili. Approfondiamo insieme l’argomento.
Nella scelta della carta bisogna considerare i seguenti elementi:
- il suo spessore, tenendo conto che per ogni progetto c’è una grammatura consigliata. Ad esempio i biglietti da visita è consigliato stamparli su carta da almeno 300 grammi;
- la sua robustezza, per un volantino si può usare una carta leggera, perché è un prodotto non destinato a durare nel tempo;
- la sua estetica, perché una carta lucida dà un effetto diverso rispetto a una carta riciclata.
Per progetti di stampa di routine, come la stampa di flyer o classiche brochure, la scelta della carta non è difficile. Ci sono progetti più complessi o brand con esigenze specifiche per cui, invece, è necessario soffermarsi su a lungo prima di prendere una decisione.
Non rischiare di rovinare la resa cartacea del materiale che hai elaborato con cura a causa di una stampa di pessima qualità! Contattaci subito e saremo felici di aiutarti a definire i corretti DPI di stampa e scegliere con te la carta più adatta per valorizzare la tua idea.
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